
La cedolare secca è un regime di tassazione facoltativo, una scelta non un obbligo, che può essere effettuata dal proprietario dell’immobile che lo concede in affitto.
Il conduttore non deve agire nell’ ambito di attività d’impresa o di lavoro autonomo.
I contratti per i quali si esercita l’opzione di regime della cedolare secca, sono sottoposti al pagamento di un’imposta sostitutiva dell’ Irpef e delle addizionali, per il reddito relativo al canone di locazione annuo. I proprietari degli immobili affittati ad uso abitativo che decidono di avvalersi del regime agevolato della cedolare secca hanno l’obbligo di comunicarlo preventivamente all’ inquilino con lettera raccomandata.
Vi è rinuncia anche a chiedere, per tutta la durata dell’opzione, l’aggiornamento del canone di locazione.
Le aliquote applicate sono del 21% o del 10%, ed il versamento segue le stesse scadenze che abbiamo sempre seguito per l’Irpef, anche in questo caso vi e’ un acconto ed un saldo.
- Il 21% e’ l’aliquota applicata per i contratti di locazione a canone libero
- Il 10% e’ l’aliquota ridotta, che si applica per il quadriennio 2014-2017, in presenza di contratti a canone concordato, o nei comuni in cui nei 5 anni precedenti vi e’ stato uno stato di emergenza per eventi calamitosi Lista dei Comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE.
Questa tipologia di contratto non e’ soggetta ne’ all’ imposta di registro ne’ all’ imposta di bollo per le registrazioni, ma nemmeno per le proroghe e per le risoluzioni.
Si esercita l’opzione sempre tramite la compilazione di un modello, in questo caso e’ l’ RLI;
- compilazione del quadro D l
- spunta sulla casella che troviamo nella sezione II
Si procede al pagamento utilizzando il modello F24 in cui vanno indicati codici tributo specifici
L’opzione si esercita per l’immobile ma anche per le pertinenze locate congiuntamente.
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